Cauru

Stiamo diventando grandi ma passiamo lo stesso l’estate giù a casa con i nonni che hanno ancora la forza di cantare Ciuri Ciuri. La calura è sempre la stessa, appiccicosa, i colori e le cicale sono insistenti e sgargianti. Il profumo di salsa fresca si sente dall’ingresso, già alle nove di mattina. Per strada solo…

LA CHIAMAVANO BOCCA DI ROSA

Partinico (PA)  “(…) L’ultimo capitolo di questa storia riguarda un pescivendolo, quello che ha la bancarella proprio tra la piazza e il vicoletto dove c’è il bordello. I carabinieri lo stanno cercando. Hanno un sospetto. E cioè che lui, il pescivendolo, fosse in qualche modo “la vedetta” di vicolo Sant’Annuzza, il palo che doveva avvertire…

TRINACRIA: MEGLIO MITICA CHE MITOLOGICA

Pare che le tre gambe di Trinacria rappresentino i tre promontori siciliani, Peloro, Lilibeo e Capo Passero. A pudìca copertura di un fantasmagorico sistema genitale (cosa riservano tre ìnguini?), c’è la testa di una Gòrgone, non sappiamo quale delle tre sorelle. Eppure sarebbe interessante sapere se a rappresentare la Sicilia negli emblemi istituzionali sia Medusa,…

La càlia di Aristotele

In siciliano caliare significa tostare, per cui la calia è ceci tostati e leggermente salati che si comprano nei giorni di festa. E le feste, in Sicilia, sono soprattutto le ricorrenze religiose. La festa – di Sant’Agata a Catania, di Santa Rosalia a Palermo, di Santa Lucia a Siracusa. Quello della calia è il sapore…

RILEGGERE OMERO

Un’idea mi ha sempre assillato, come un prurito ricorrente, una mosca ostinata. Quell’occhio ciclopico di cui Omero favoleggia, mi fa pensare all’antro del forno di pietra che dà vita e cibo alle case antiche della mia terra.  Polifemo mi riconduce all’enorme fatica che era necessaria per costruirsi una casa, una vita di zappa e sudore…